LO GNOSTICISMO

 

 

Come abbiamo visto, l'Uroboro è un simbolo complesso, inscindibilmente associato all'alchimia, allo Gnosticismo e all'Ermetismo, dottrine che si basano appunto sulla natura dualistica di tutte le cose e sul concetto che gli opposti non sono in conflitto tra loro.

Nelle pagine che seguono cercherò di delineare i caratteri fondamentali di queste dottrine, a cominciare dallo Gnosticismo.

 

 

 

Lo Gnosticismo 

Il fenomeno della gnosi fu oggetto di accese discussioni: fu a lungo giudicata un fenomeno interno al cristianesimo: sòrta dall'incontro del cristianesimo primitivo col mondo ellenistico, sarebbe appartenuta alla storia delle sette cristiane. Questo quadro cambiò quando si cominciarono a considerare gli inizi della chiesa cristiana alla luce della storia delle religioni. Risultò allora che la gnosi non poteva essere ritenuta soltanto un fenomeno prodotto si nell'ambito della chiesa primitiva.

La Gnosi rappresentò un movimento con estesissime ramificazioni nel mondo ellenistico, soggetto all'influsso di religioni e correnti spirituali diverse, diffusosi prima del cristianesimo primitivo e accanto a esso, entrato poi con diverse modalità in contatto con elementi cristiani.

 

 

Rappresentazione simbolica della Gnosi

 

Si costituirono numerose comunità cristiano-gnostiche e la gnosi apparve costituita da un insieme di gruppi eretici che, in quanto tali, dovevano essere esclusi dal corpo della chiesa. I Padri della chiesa rivolsero un'aspra polemica contro gli gnostici, promotori di una dottrina che negava il mondo, di speculazioni mitologiche e spesso di un'etica libertina. Si rimproverava loro soprattutto di distinguere il Dio dell'Antico Testamento dal Padre di Gesù Cristo, identificando il primo con il Demiurgo, divinità sostanzialmente maligna, artefice della Creazione e compromesso con la materia.

Grazie alle ricerche di storia delle religioni l'immagine della gnosi risaltò più netta, ma nello stesso tempo anche molto più complessa.

Ci si dovette chiedere come concezioni iraniche, babilonesi, egiziane e veterotestamentarie, in armonia con idee della filosofia greca, abbiano potuto concorrere alla costruzione di un sorprendente edificio dalle mille facce iridescenti: la Gnosi.
I diversi influssi poterono comporsi in un quadro coerente perché avevano in comune una ben precisa visione dell'esistenza, che cercava di dare un'interpretazione del mondo e dell'uomo.
La struttura di base dualistica (visibile-invisibile, materia-spirito) nelle concezioni e nelle affermazioni degli ambienti gnostici lascia supporre relazioni con idee iraniche, ma dopo le scoperte di testi finora sconosciuti e una più profonda analisi delle tradizioni già note da tempo, si dibatte con ancor maggiore vivacità sulla concezione gnostica dell'esistere umano. Oggi sembra certo che vi sia stato, da parte del giudaismo, un non trascurabile contributo al complesso fenomeno della gnosi per mezzo di tradizioni che si scostano notevolmente dai canoni del giudaismo ortodosso allora in via di formazione. Tuttavia, benché ci si sia dati da fare per chiarire le origini della gnosi, la ricerca non ha ancora potuto raggiungere risultati del tutto certi.